Aggiustare una scarpa, affilare un coltello, garantire un minimo realizzo per cose che in casa non servivano più. La loro presenza portava poi alle comunità di solito chiuse, una ventata di aria nuova, notizie fresche “dal mondo”. Racconti dalla città o dalla campagna, dalle altre corti, dai masi… Dalle pagine di questo libro traspare la tenerezza. La tenerezza della vita di una terra che prende anche il lettore. Sia quello che ha avuto dal destino la fortuna di ricordarsi ancora di quei tempi, sia quello più giovane che scopre tra queste pagine le sue radici. Una tenerezza composta, che ci suggerisce rispetto per le persone che ci passano davanti, persone che con la loro fatica, hanno reso meno difficile il nostro presente.
Di casa in casa
9,90 €
Le pagine di questo libro sono scandite dal ritmo di una stagione antica, una stagione segnata dalla povertà, dalla migrazione per la ricerca di un pezzo di pane a tutti i costi. Tempi nei quali il
bisogno affinava la creatività e l’ingegno, ma anche tempi senza sicurezze, nè lavorativa, nè pensionistica per il futuro. Come i passeri del cielo i protagonisti di queste storie dovevano
industriarsi per l’oggi, senza illudersi di portare a casa anzitempo il necessario per l’indomani. Ma ovunque andavano, ovunque sostavano, erano i benvenuti: la loro attività era necessaria per risolvere i piccoli e grandi problemi quotidiani.
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