“Il Patto coi Lupi” è un libro inatteso, che fa pensare. Si può arrivare a dire: una critica ragionata della nostra società. Eppure a tratti è romantico, ostinato, perfino rétro, guardando lontano. Rispettare la Natura, amarla, di fronte allo scempio, che l’uomo ha provocato, serve a poco se non la si conosce. L’autore, cacciatore convinto da sempre, la racconta nel vissuto di mille esperienze. La propone nella magia del bosco, esplorando i segreti degli animali, ritrovando la Storia, anche dell’uomo. E all’origine, ci fu quel patto con i lupi. Negli ambienti ostili, uomini e animali avevano imparato gli uni dagli altri, muovendosi seguendo l’istinto, prendendo ciò che serve alla vita, nel solco di regole, che sarebbero dovute rimanere immutabili. Non è
andata così. Ma proprio per questo, oggi non è una bestemmia parlare di Caccia e Natura. Lontano dagli sparatori seriali, dall’omologazione, dall’integralismo, dalla retorica. In Italia, servono spazi più vasti per proteggere l’ambiente (vale anche per il pensiero). Wilderness è la natura incontaminata, libera. Questo è il sogno dell’autore, impegnato a promuoverla. Sotto il nostro cielo, sono già stati preservati più di 50 mila ettari. Di sicuro, meglio che un Luna park…
Carmen Lasorella